Sapevi che la Danimarca ha un’unità specializzata di poliziotti il cui compito è giocare a giochi online come Counterstrike: Global Offensive, Fortnite e Minecraft? Si chiama Danish Politiets Online Patrulje (Police Online Patrol), una squadra di agenti di polizia danesi il cui compito sarebbe quello di “pattugliare” gli spazi sociali online e tenere d’occhio cose come frodi e incitamento all’odio.
L’unità mantiene una presenza su Steam, Discord e persino in streaming su Twitch, dove era attiva oggi. Naturalmente, è attivo anche nei popolari giochi multiplayer come quelli che ho menzionato prima (gli avatar dei giocatori della squadra in Minecraft sono stati personalizzati per assomigliare a un’uniforme della polizia danese). Sono piuttosto attivi anche su TikTok. L’unità POP è stata effettivamente avviata nell’aprile 2022 con il mandato di “impegnarsi nel dialogo con i bambini e i giovani in particolare, prevenire comportamenti inappropriati e crimini, e intervenire se vengono commessi reati”.
La Danimarca non è sola in questa pratica. La polizia comunitaria nei Paesi Bassi ha avviato un’iniziativa “Giocare con la polizia nel 2020, con 21 squadre in tutto il paese che cercavano di “restare in contatto con i giovani che sono attivi nel mondo digitale entrando nella loro ‘comfort zone’ attraverso il gioco”. La polizia olandese non ha detto quanto successo abbia avuto quel piano, ma ha detto “l’iniziatva è ben accolta essendo unita ai loro interessi, è un modo contemporaneo di connettersi”. Il gioco online è una strada utilizzata dai gruppi estremisti per il reclutamento e il recente caso degli adolescenti che interpretano l’ISIS in Roblox mostra un lato tanto bizzarro quanto inquietante.
Anche negli Stati Uniti c’è stato un’iniziativa delle forze armate che univa questa passione con il gioco Call of Duty. Tuttavia, qualunque siano le sue motivazioni e se sia efficace o meno, è un chiaro promemoria che, sì, viviamo sicuramente nel 21° secolo. I poliziotti sono in Minecraft e gestiscono un server Discord come parte di quello che immagino sia uno dei lavori più innovativi. Questo è il mondo in cui viviamo adesso, anche se per qualcuno questo “giocare ai videogiochi per vivere” delle forze armate potrebbe essere troppo.