La crescita dell’industria dei videogame non sembra conoscere limiti: anno dopo anno il suo valore globale è aumentato, arrivando nel 2021 a superare i 138 miliardi di dollari (fonte: Statista). Con un giro d’affari simile è stupefacente assistere al successo inaspettato di alcuni videogiochi creati da una persona sola. In un certo senso, non possiamo fare a meno di sorridere al pensiero di questi eroi solitari della programmazione che, dopo mesi e persino anni di impegno, hanno dato vita a titoli indimenticabili. Vediamo in questa carrellata alcuni dei più memorabili.
Minecraft
Difficile immaginare, oggi che Minecraft è di proprietà di Microsoft e gode di un successo planetario impareggiabile, che sia stato in origine realizzato da una sola persona. Eppure il più famoso mondo in blocchi è stato creato dal programmatore svedese Markus Persson che, tutto solo, lo ha sviluppato in Java. Pensando che ha poi venduto i diritti per 2,5 miliardi di dollari, viene voglia di buttarci subito in un corso per diventare programmatore informatico e tentare la fortuna. Il corso intensivo di aulab dà eccellenti basi di coding in soli tre mesi, oltre a insegnare metodologie e soft skill utili per iniziare in questo campo e specializzarsi poi nello sviluppo di videogame. Certo, le possibilità di creare il prossimo Minecraft non sono tantissime, ma sognare non fa mai male.
Stardew Valley
Se c’è un gioco che coglie alla perfezione l’estetica cottagecore tanto in auge ultimamente, questo è Stardew Valley. Il suo creatore, Eric Barone, voleva riportare in vita la magia di Harvest Moon con un gioco dalla simile ambientazione rurale. A differenza del suo predecessore, Stardew Valley va ben oltre la gestione di una fattoria: ci sono grotte da esplorare, amicizie da costruire e misteri da svelare. L’aspetto umano e le interazioni profonde con gli altri personaggi, insieme alle adorabili musiche che scandiscono il passare delle stagioni, fanno di questo gioco una vera perla. E pensare che Barone ha fatto tutto da solo, in oltre cinque anni, usando C# e il framework Microsoft XNA.
Thomas was alone
Thomas sarà pure un rettangolino su uno schermo nero, ma in men che non si dica ci troviamo a volergli bene. È la narrazione a dare spessore a questo gioco in apparenza semplicissimo, nel quale piccole forme geometriche hanno personalità e collaborano per superare diverse sfide. Creato da Mike Bithell durante una game jam di 24 ore, è costato al creatore soltanto 5.000 sterline e ha poi venduto oltre un milione di copie. Ben per lui. Thomas was alone è la riprova che a volte puntare sulla semplicità premia.
Papers, please
Chi avrebbe mai pensato che un lavoro da burocrate potesse essere così coinvolgente? Papers, please è ambientato in un paese distopico simil-sovietico, nel quale un funzionario dell’ufficio immigrazione cerca di sopravvivere (e mantenere in vita i suoi familiari) controllando documenti alla frontiera. Tra passaporti falsificati, regolamentazioni che cambiano quotidianamente, inaspettate questioni etiche e la fame come minaccia sempre presente, questo gioco stupisce con la sua profondità. Chi apprezzi lo stile del creatore, Lucas Pope, può cimentarsi anche con la sua seconda opera, lo stimolante rompicapo di Return of the Obra Dinn.
Undertale
Undertale è un videogioco amatissimo che deve gran parte del suo successo proprio al fatto di essere stato creato da una sola persona. Se prodotto da uno studio questo gioco avrebbe probabilmente perso in parte l’unicità della sua storia, dei suoi personaggi e delle dinamiche di gioco, che sarebbero state diluite dalle logiche di mercato. Grazie al crowdfunding, invece, Toby Fox ha creato un gioco unicamente suo, che ha ottenuto un enorme successo di critica e vendite.
Pensando a queste perle, la voglia di mettere mano alla tastiera e tentare l’impresa di creare un videogioco da zero è forte. O forse, per ora basta tornare a immergerci nel mondo creato da uno di questi incredibili sviluppatori indipendenti.