L’originale Call Of Duty, pubblicato 18 anni fa, era un gioco a cui fregava qualcosa della seconda guerra mondiale. Se non lo avete giocato fino ad oggi allora dovreste farlo, perché merita sicuramente. è provare paura, disorganizzazione, confusione e orrore. Un gruppo di giovani leve a malapena addestrate viene gettato in una situazione al di là della loro comprensione, cercando di non essere ucciso da un altro gruppo di giovani leve nemiche a malapena addestrati. Il primo capitolo, e il suo primo sequel, rimangono rappresentazioni straordinarie dell’orrore della guerra, basate sugli aneddoti di coloro che sono sopravvissuti.
La campagna di Call Of Duty: Vanguard, pubblicata la scorsa settimana, è un gioco che invece si dimostra l’opposto di quello che è stato agli albori questa blasonata saga, perché la seconda guerra mondiale è trattata veramente male. Giocarci oggi è terribile perché significa vedere il conflitto usato come sfondo per un tristemente inetto tentativo di sfruttare la preziosa nozione di un gioco vario e moderno. Un gruppo clandestino dei soldati più scelti del mondo tenta di infiltrarsi nella Gestapo, prima di scoprire incomprensioni cospirative simili alla trama di un gioco di Wolfenstein. Il gameplay è veramente insulso e privo di quel mordente che molti titoli della saga hanno mostrato in passato. D’altronde con il moder warfare e WWII l’asticella si era alzata parecchio, ma qui resta veramente al livello più basso. Mentre il franchise ritorna alle sue origini della seconda guerra mondiale, è assolutamente affascinante e profondamente demoralizzante vedere quanto la sua sensibilità sia cambiata così radicalmente. Mentre i peggiori eccessi delle campagne COD sono stati fermamente stabiliti molti anni fa, sono rivelati molto più crudamente e cupamente quando più facilmente confrontabili con l’eredità della serie. Ma gli estremi a cui arriva a non essere progressista in alcun senso significativo sono ancora più spettacolari.
La serie di Activision ha, senza dubbio, uno straordinario successo. Un franchise multimiliardario, che domina le vendite mainstream ogni anno, acquistato principalmente per il suo multiplayer e raffigurato con una grafica leader a livello mondiale. È sorprendente che si preoccupi anche solo delle sue campagne, per non parlare del fatto che spenda centinaia di milioni di dollari, assume attori di Hollywood di serie A e realizza dozzine di filmati fotorealistici. Il tutto per sei ore a seguire alcuni NPC incredibilmente d’élite attraverso corridoi sempre più stretti e generici. Sembra quasi l’ultimo tentativo di sbarazzarsi della campagna che ormai non interessa più a nessuno perché vi possiamo assicurare che molti fanatici di CoD non le hanno mai giocate, nemmeno in passato.