Negli ultimi giorni si era fatto un gran parlare della possibilità di una clamorosa “trasformazione” di Fallout 76 in un free to play. Indiscrezioni che sono derivate anche dal cambio radicale che il titolo targato Bethesda ha già affrontato nelle ultime settimane, prendendo una chiara direzione verso l’online.
I problemi non sono mancati, i server sono andati in crisi troppe volte lasciando l’amaro in bocca a chi ancora crede nel gioco ambientato in una Terra post-apocalittica arrivato con grandissime aspettative sul mercato. Bethesda è riuscita comunque a reagire, andando a mettere una pezza ai problemi con delle patch correttive che hanno sortito gli effetti sperati.
I produttori hanno così avuto l’occasione anche per ribadire con fermezza che no, Fallout 76 non diventerà un free to play. Non sono state fornite troppe spiegazioni in merito, ma è facile immaginare le motivazioni di questa scelta. Certo, una community più corposa avrebbe certamente fatto comodo, ma i “contro” sono stati probabilmente più dei vantaggi.
Per cominciare ci sarebbe stato un ulteriore sforzo che avrebbero messo nuovamente sotto stress i server. Per non parlare del malcontento che si sarebbe inevitabilmente generato tra chi ha pagato tra i 30 e i 60 euro per avere una copia del gioco. Sarebbero bastati una serie di bonus sotto forma di oggetti a placare gli animi?