L’ultimo State of Play andato in onda sembra completamente privo di ogni pretesto per restare memorabile nella mente degli spettatori. Non so voi, ma la delusione delle aspettative aleggiava un pochetto nella nostra aria. Non escludiamo che qualcuno possa esserne rimasto entusiasta, però davvero la pochezza delle presentazioni troviamo sia stato un elemento predominante e vi spieghiamo perché con la lista dei giochi presentati. E pensare che questo è un evento considerato ormai importante per l’utenza Sony.
Crash Bandicoot 4 It’s About Time
L’importanza di avere un gioco uscito qualche anno fa, in chiave più moderna, è un fattore che possiamo considerare anche innegabile. Far conoscere qualcosa di vecchio alle nuove generazioni è davvero una mossa vincete. Basti pensare alla N’Sante Trilogy della stessa saga, per capire di cosa stiamo parlando. Un lavoro di restyling perfetto. Ora tornando a Crash 4 hanno davvero impegnato tempo di una convention abbastanza importante per dirci che hanno fatto dei miglioramenti grafici di un gioco uscito neanche un anno fa, per la ps5? Va bene.
Returnal
Passata l’amarezza di un annuncio povero, Returnal rimette in riga i giocatori e si mostra finalmente in qualche gameplay più approfondito. Sarà esclusiva ps4 (per ora) e sembra anche un titolo abbastanza valido.
Knockout City
Final Fantasy VII Remake
Anche qui forte abuso della parola remake, per un gioco che è ancora considerato nuova generazione. Si punta dunque ad un remake per ps5 con l’aggiunga (o contentino) di un dlc A PAGAMENTO “Intergate” che racconta la storia del personaggio di Yuffie.